Queste sono le mie ultime elaborazioni grafiche
che mostrano i caratteri somatici
del Santo Volto di Cristo.
Per comprendere bene le figure che vediamo sopra, bisogna immaginarsi cosa successero ai teli sepolcrali nell'attimo della risurrezione del Redentore.
Il S.S. Sudario del Volto Santo di Manoppello, che a seguito della preparazione del corpo di Gesù durante la sepoltura aveva coperto per tre giorni il Suo viso (Gv. 20, 7), nell'evento della Santa Pasqua del Signore fu irradiato dalla Luce Celeste per mezzo dello Spirito Santo (Gv. 20, 8). Da questo drappo di finissimo bisso si sarebbe vista in trasparenza, e quindi da dietro, la figura che approssimativamente vediamo nella ricostruzione grafica (fig.1); la sembianza latente di questo Santo Volto Vivo e Vero risorto dai morti andò a proiettarsi e a impressionarsi specularmente sul lino della S. Sindone di Torino (vedi qui sotto).
Questa foto, che mostra un devoto orante vicino al sudario, ci spiega come da dietro il velo, illuminato da riflessi di luce, si potesse vedere in trasparenza anche il Volto Vivo e Vero di Gesù, risorto dai morti
Esaminando al computer la sovrapposizione "Sindone - Volto Santo" con un rafforzamento di contrasto, viene alla luce che l'immagine impressa sul lenzuolo della S. Sindone è formata da sangue vivo (vedi sotto la fig.2). Ciò ci suggerisce allora di sentenziare che, una più o meno densità ematica che compariva sopra i caratteri somatici del volto fosse in rapporto "nell'immagine latente miracolosamente proiettata e impressa dalla Luce Celeste" con una più o meno intensità di luce che aveva illuminato da dietro il sudario di Manoppello con impresso il Volto Santo (vedi nella fig. 4, l'immagine spettroscopica ricavata dalla sovrapposizione S. Sindone - Volto Santo, da cui si possono osservare le variazioni dei riflessi di luce che avevano illuminato il sudario di Manoppello).
A questo punto ne consegue anche che l'intensità complessiva dell'immagine sindonica risulta essere proporzionata alla variabilità della distanza dei caratteri del Volto al sudario (rivedi la prima figura pubblicata sopra, cliccandoci sopra).
A destra, spettro ricavato dalla sovrapposizione
"Sindone di Torino - Volto Santo di Manoppello" da cui possiamo osservare la variazione dell'intensità dei riflessi di luce (cliccare sull'immagine per vederla ingrandita).
Torno a ripetere, per coloro che non ancora hanno letto i post precedenti, che è possibile ricostruire in grafica i caratteri somatici del volto di Cristo, perché l'aspetto sindonico contiene informazioni 3D se viene elaborato al computer (vedi per l'appunto la fig.2).
Sotto a sinistra, l'immagine monocromatica e latente del Volto della Sacra Sindone di Torino, il cui sviluppo dipende dalla sovrapposizione alla stessa del Volto Santo di Manoppello (vedi fig.2).
Queste due reliquie di Cristo, dunque, adempiono la profezia di Isaia, 52, 13-15, perché il Padre, mostrandoci le loro immagini ispirate dallo Spirito Santo, ha voluto dar gloria del Crocifisso a tutti i popoli della terra. Esse erano e sono rivolte: ai nostri antichi antenati "come S.S. Vere Icone" per essere i prototipi a cui gli artisti si dovevano ispirare per raffigurare l'iconografia del volto di Cristo; alla nostra generazione "come ologramma del Santo Volto sfigurato e trasfigurato" per farci comprendere al meglio, con la tecnologia, la Luce della Verità (Mc, 4, 21-22).
La prima immagine a sinistra, che vediamo sotto, mostra l'aspetto del Volto Santo risorto dai morti sfigurato dal sangue della Passione (Is. 52, 14: Come molti si stupirono di lui - talmente sfigurato era il suo aspetto al di là di quello di un uomo); la terza immagine mostra invece la figura del Volto Santo trasfigurato dalla luce del Padre, proveniente dal lato destro del Cristo a cui il santo sguardo è rivolto (Is. 52, 14: e la sua figura al di là di quella dei figli dell'uomo).
Questa foto, che mostra un devoto orante vicino al sudario, ci spiega come da dietro il velo, illuminato da riflessi di luce, si potesse vedere in trasparenza anche il Volto Vivo e Vero di Gesù, risorto dai morti
Esaminando al computer la sovrapposizione "Sindone - Volto Santo" con un rafforzamento di contrasto, viene alla luce che l'immagine impressa sul lenzuolo della S. Sindone è formata da sangue vivo (vedi sotto la fig.2). Ciò ci suggerisce allora di sentenziare che, una più o meno densità ematica che compariva sopra i caratteri somatici del volto fosse in rapporto "nell'immagine latente miracolosamente proiettata e impressa dalla Luce Celeste" con una più o meno intensità di luce che aveva illuminato da dietro il sudario di Manoppello con impresso il Volto Santo (vedi nella fig. 4, l'immagine spettroscopica ricavata dalla sovrapposizione S. Sindone - Volto Santo, da cui si possono osservare le variazioni dei riflessi di luce che avevano illuminato il sudario di Manoppello).
A questo punto ne consegue anche che l'intensità complessiva dell'immagine sindonica risulta essere proporzionata alla variabilità della distanza dei caratteri del Volto al sudario (rivedi la prima figura pubblicata sopra, cliccandoci sopra).
A destra, spettro ricavato dalla sovrapposizione
"Sindone di Torino - Volto Santo di Manoppello" da cui possiamo osservare la variazione dell'intensità dei riflessi di luce (cliccare sull'immagine per vederla ingrandita).
Torno a ripetere, per coloro che non ancora hanno letto i post precedenti, che è possibile ricostruire in grafica i caratteri somatici del volto di Cristo, perché l'aspetto sindonico contiene informazioni 3D se viene elaborato al computer (vedi per l'appunto la fig.2).
Sotto a sinistra, l'immagine monocromatica e latente del Volto della Sacra Sindone di Torino, il cui sviluppo dipende dalla sovrapposizione alla stessa del Volto Santo di Manoppello (vedi fig.2).
Queste due reliquie di Cristo, dunque, adempiono la profezia di Isaia, 52, 13-15, perché il Padre, mostrandoci le loro immagini ispirate dallo Spirito Santo, ha voluto dar gloria del Crocifisso a tutti i popoli della terra. Esse erano e sono rivolte: ai nostri antichi antenati "come S.S. Vere Icone" per essere i prototipi a cui gli artisti si dovevano ispirare per raffigurare l'iconografia del volto di Cristo; alla nostra generazione "come ologramma del Santo Volto sfigurato e trasfigurato" per farci comprendere al meglio, con la tecnologia, la Luce della Verità (Mc, 4, 21-22).
La prima immagine a sinistra, che vediamo sotto, mostra l'aspetto del Volto Santo risorto dai morti sfigurato dal sangue della Passione (Is. 52, 14: Come molti si stupirono di lui - talmente sfigurato era il suo aspetto al di là di quello di un uomo); la terza immagine mostra invece la figura del Volto Santo trasfigurato dalla luce del Padre, proveniente dal lato destro del Cristo a cui il santo sguardo è rivolto (Is. 52, 14: e la sua figura al di là di quella dei figli dell'uomo).
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