Meravigliosa riflessione del rettore della Basilica del Volto Santo sul pellegrinaggio del Vescovo di Tarbes-Lourdes, S. E. Mons. Philippe Perrier, avvenuto a Manoppello il 24 aprile 2010
http://www.voltosanto.it/Italiano/dati/BOLLETTINI/index.htm
VOLTO DI GESÙ E VOLTO DI MARIA PADRE CARMINE CUCINELLI
Padre Carmine Cucinelli rettore della Basilica del
Volto Santo di Manoppello
Il 24 aprile 2010 il Vescovo di Tarbes-Lourdes, S. E. Mons. Philippe Perrier, ci ha fatto un grande dono:
ha compiuto un pellegrinaggio nel nostro santuario del Volto Santo di Manoppello (Pescara - Italia) e celebrato la santa Messa. All'arrivo è stato accolto dall'Arcivescovo di Chieti - Vasto S. E. Mons. Bruno Forte. Al termine della celebrazione eucaristica, Mons. Perrier ha sintetizzato, nel registro dei “pellegrini illustri”, il motivo della sua visita, mettendo in stretta relazione il santuario di Lourdes con quello di Manoppello. Ecco cosa ha scritto: “Con alcune persone che aiutano nel servizio ai pellegrini di Lourdes, ho celebrato l'Eucaristia sotto lo sguardo di Cristo. Nostra Signora di Lourdes guida i pellegrini a desiderare di incontrare Cristo. Attraverso Lei ci viene mostrata la salvezza, donata da Cristo con la passione. Vorremmo essere degni di offrire ai pellegrini questo ricco tesoro di grazie”. Il presule ha voluto mettere in risalto come Gesù attiri le anime a sé, sia direttamente come accade a Manoppello, sia per mezzo di Maria, come avviene a Lourdes, dove ogni giorno muove il cuore di innumerevoli pellegrini a desiderare Gesù, a cercarne il volto. Per Maria si va a Gesù. Maria è la più idonea a farci conoscere il volto di Gesù, lei che lo ha contemplato da quando lo ha generato nella carne. Come poi più tardi lo ha mostrato ai Magi, oggi lo mostra a noi. Per noi intercede come a Cana: “Non hanno più vino” (Gv 2,3) e nello stesso tempo ci invita amorevolmente a seguire gli insegnamenti di Gesù: “Fate tutto quello che Egli vi dirà”(Gv 2,5). Il Papa Benedetto XVI, il primo gennaio 2010, ha parlato ampiamente del volto di Cristo e l'ha messo in relazione con il volto di Maria. Ecco alcuni suggestivi passaggi della sua omelia: “Il volto è l'espressione per eccellenza della persona, ciò che la rende riconoscibile e da cui traspaiono sentimenti, pensieri, intenzioni del cuore. “Quando venne la pienezza del tempo Dio mandò il suo Figlio nato da donna, nato sotto la legge (Gal 4,4)”. Il volto di Dio ha preso un volto umano, lasciandosi vedere e riconoscere nel figlio della Vergine Maria, che per questo veneriamo con il titolo altissimo di “Madre di Dio”. Ella, che ha custodito nel suo cuore il segreto della divina maternità, è stata la prima a vedere il volto di Dio fatto uomo nel piccolo frutto del suo grembo. La madre ha un rapporto tutto speciale, unico e in qualche modo esclusivo con il figlio appena nato. Il primo volto che il bambino vede è quello della madre, e questo sguardo è decisivo per il suo rapporto con la vita, con se stesso, con gli altri, con Dio…
Volto di Gesù e volto di Maria Basilica del Volto Santo - “La Divina Pastora”
Nella Basilica del Volto Santo di Manoppello, proprio sopra il tempietto dov'è custodito il reliquiario con la sacra Immagine, c'è una ceramica che raffigura “La divina Pastora”. L'autore ha rappresentato i due principali personaggi, Maria ed il piccolo Gesù, con gli stessi lineamenti, somigliantissimi nel volto. Si è ispirato all'esclamazione che si pronuncia davanti ad un bambino appena nato: “È tutto sua madre!”, cioè somiglia moltissimo a sua madre. Questa espressione si addice con verità a Gesù. Infatti per i neonati si può anche dire che somigli al papà, o un po' all'uno e un po' all'altra, ma di Gesù non ci sono dubbi, egli ha ricevuto la carne umana solo dalla mamma. Perciò le fattezze umane di Gesù dovevano essere somigliantissime a quelle di Maria. Chi vedeva Gesù, vedeva anche Maria. Nel volto di Maria traspariva il divino che la riempiva, come traspariva il divino nel volto del suo Figlio che ella contemplava. Bernadette Soubirous, da quando le è apparsa la Santa Vergine, ha stampato nel suo cuore il volto di Maria, in cui vi intravedeva quello di Gesù. A ragione, dunque, scuoteva il capo ogni volta che le presentavano una pittura o una scultura della Beata Vergine. Nel settembre del 1867, suor Joseph Caldairou ricorda un'espressione pronunciata da Bernadette: «Non posso trovare bella nessuna madonna, dopo aver visto l'originale» e nell'ottobre del 1877, suor Marie- Joséphine Durin: Davanti alla prima statua della Madonna di Lourdes arrivata in casa madre, le disse: «Sorella, somiglia alla Madonna?». Bernadette non risponde, ma due grosse lacrime le scendono dagli occhi. Giunge le mani e dice, guardando la statua: «Oh, mia buona Mamma, come vi hanno sfigurata!». “Attraverso Maria ci viene mostrata la salvezza, donata da Cristo con la passione” (Mons. Perrier). Lourdes e Manoppello (fatte le debite differenze) hanno in comune la sofferenza, sia fisica che morale e, dietro questa, un fiume di grazie: fede, devozione, fiducia, guarigioni, ma soprattutto conversioni (ne sono testimoni i confessionali!). I malati nel corpo o nello spirito, i desolati, gli scoraggiati, i peccatori… con fiducia si rivolgono a Gesù e chiedono l'intercessione materna di Maria. Speriamo veramente di “essere degni di offrire ai pellegrini questo ricco tesoro di grazie”. Volto di Gesù e volto di Maria
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