Scritto da Antonio Bini |
Lunedì 20 Febbraio 2012 09:24 |
PESCARA - Con un
pellegrinaggio al Santuario del Volto Santo di
Manoppello si è concluso il secondo Symposium of Episcopal
Conferences of Africa and Madagascar (SECAM) and the Council of Episcopal
Conferences of Europe (CCEE).
“L’evangelizzazione
oggi: comunione e collaborazione pastorale tra l’Africa e
l’Europa”, questo è stato il tema del Symposium iniziato il 13
febbraio 2012 a Roma presso il Pontificio Ateneo Regina
Apostolorum di Roma, con gli interventi dei cardinali Polycarp
Pengo e Angelo Bagnasco, rispettivamente, Presidente
del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SCEAM) e
Vice-Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa
(CCEE).
Le
giornate di studio e di confronto sono state dirette ad approfondire e
riflettere sui rilevanti problemi della Chiesa nei due Continenti, in un clima
di amicizia che potrà essere utile per una migliore collaborazione sui temi
della pace, dell’immigrazione, della libertà religiosa e della lotta alla
prostituzione. Per il cardinale ungherese Péter Erdő,
“i vescovi europei ed africani vogliono affrontare insieme la sfida della
nuova evangelizzazione, vivendo la fratellanza nella missione in modo più
intenso. Una collaborazione che avviene sulla base di reciproci scambi. Mentre
in passato molti missionari partivano dall'Europa per andare in Africa, oggi
assistiamo anche a un movimento inverso, con sacerdoti, suore e laici consacrati
che dall'Africa vengono in Europa. Abbiamo scoperto tante preoccupazioni comuni,
ma ci impegniamo a collaborare nel campo della pastorale, della sanità,
dell'educazione, nei problemi sociali. Del resto, il nostro continente ha
bisogno di una iniezione di vitalità ecclesiale e questa vitalità può venire
dalle giovani Chiese d'Africa.”
Sulla stessa linea il
cardinale senegalese Theodore-Adrien Sarr, per il quale
"gli immigrati africani potranno aiutare l'Europa a trovare nuova gioventù e
freschezza nella fede per il futuro. Nel futuro gli scambi tra vescovi
riguarderanno sempre più temi come l'educazione, la lotta alla povertà, la
sanità, la formazione dei quadri dirigenti, il dialogo tra le religioni, il
commercio delle armi, la tratta degli esseri umani, il debito estero e lo
sfruttamento da parte delle compagnie minerarie”. Questo percorso di
impegno di comunione e solidarietà di mondi tanto diversi deriva
dall’appartenenza alla medesima Chiesa, unita in Cristo.
Questo è il senso più
profondo da ricercare nel pellegrinaggio conclusivo a
Manoppello. E’ lo stesso Papa che, il giorno precedente,
incontrando i vescovi partecipanti al Simposio non nasconde la complessità delle
sfide che attendono la Chiesa di oggi, a partire dall’indifferenza religiosa.
Nel richiamare l’autorità morale e l’autorevolezza che devono sostenerli nella
loro azione pastorale, ha affermato che lo sguardo della fede fissato sul Cristo
apre la mente e il cuore dell'uomo alla Verità Prima, che è Dio.
Benedetto XVI ha inteso ulteriormente rafforzare il suo
pensiero sottolineando che “un vescovo deve essere innamorato di
Cristo”.
Ecco che gli stringati
comunicati ufficiali che prevedevano in fondo al programma appena un rigo per
indicare il pellegrinaggio finale a Manoppello si riempiono di
significati.
Il
Santuario del Volto Santo ha accolto i vescovi in una insolita
bianchissima cornice di neve. Non per questo hanno rinunciato ad salire sul
colle Tarigni, percorrendo a piedi la Via Crucis. Ad ogni stazione le
riflessioni sono state pronunciate da un vescovo diverso. Nella Basilica,
l’arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, prima della solenne
concelebrazione della messa, nel dare il benvenuto ai fratelli europei e
africani, ha illustrato in italiano, inglese e francese, la straordinaria
immagine del Volto Santo. Richiamandosi agli studi di P. Heinrich
Pfeiffer, di Sr. Blandina Paschalis Schlomer,
Andrea Resch, Paul Badde e Saverio
Gaeta, ha affermato che è possibile “rispondere affermativamente e
con sufficiente certezza morale a due domande che il Santo Volto pone: è il Velo
qui custodito la Veronica venerata un tempo in San Pietro? E’ questa la preziosa
reliquia il sudario posto nel sepolcro sul volto del Cristo morto, come attesta
il Vangelo di Giovanni (20, 6-7)?” Tali riflessioni sono state riprese
anche in una lettera personalmente consegnata ai vescovi presenti.
Si
tratta di valutazioni significative, che tengono anche conto, forse, che il
Vaticano la scorsa estate in un comunicato stampa ha per la
prima volta ammesso (a distanza di 484 anni), la scomparsa della
Veronica durante il Sacco di Roma del 1527. L’incontro
è stata l’occasione per meditare e pregare davanti al Volto Santo, illustrato in
dettaglio dallo scrittore e giornalista tedesco Paul Badde.
Molti vescovi non hanno nascosto la propria emozione. Una sensazione
che ha accomunato mondi lontanissimi, dal vescovo dell’Islanda
a quello del Sudafrica. Al termine della celebrazione
l’arcivescovo del Ghana Charles Gabriel Palmer-Buckle ha
ringraziato per l’accoglienza ricevuta chiedendo a Bruno Forte,
a nome di tutti, che in occasione di ogni suo ritorno nella Basilica del Volto
Santo si ricordi nelle sue preghiere dei vescovi europei e africani.
Allo stesso arcivescovo
Charles Gabriel Palmer-Buckle, che ha fatto parte del nucleo
ristretto dell’organizzazione del Symposium, ho chiesto quale
fosse il significato per lui e per gli altri vescovi da attribuire al
pellegrinaggio al Volto Santo. Il presule ghanese riflette profondamente, prima
di rispondermi, che la spinta che viene dall’aver conosciuto il Volto
Santo è quella di “predicare un Cristo vero, un Cristo vivo”.
Anche l’arcivescovo Bruno Forte, al quale chiedo quale
sensazione abbia ricevuto dai partecipanti, mi conferma che “tutti sono
rimasti profondamente colpiti dal pellegrinaggio a Manoppello”.
Presente all’incontro
anche Petra-Maria Steiner, che negli ultimi anni si è
avvicinata agli studi sul Volto Santo, impegnandosi in una costante opera di
divulgazione nei paesi di lingua tedesca. Da segnalare infine il saluto del
presidente della conferenza episcopale polacca Jozef Michalik a
Immaculata e Caterina, giovani suore giunte dalla Polonia e da
alcuni mesi operanti a Manoppello.
I VESCOVI IN
PELLEGRINAGGIO A MANOPPELLO
EUROPA: Jozef
Michalik, presidente della conferenza episcopale della Polonia;
Ludwig Swartz, arcivescovo di Linz, Austria; François
Garnier, arcivescovo di Cambrai, Francia; Gerard De
Fois, arcivescovo di Lille, Francia; Taras Senkiv,
vescovo chiesa greco-cattolica Ucraina, Lucjan Avgustini,
Albania; Duarte De Cunha, Portogallo; Zef
Gashi, Montenegro; Petru Gherghe, Romania;
Pierre Bürcher, Islanda; Vjekoslav Huzjak,
Croazia; Everard De Jong, Olanda;
AFRICA: Buti
Joseph Tlhagale, arcivescovo di Johannesburg, Sudafrica; Jean
Gabriel Djarra, Mali; Touabli Youlo Alexis, Costa
d’Avorio; Jude Thaddeus Ruwa'ichi, Tanzania; Jean-Noël
Diouf, Senegal; Denis Komivi Amuzu-Dzakpah, Togo;
Gabriel Justice Anokye, Ghana; Maragde
Mbonyintege, Rwanda; Frank Nubuasah, Botswana;
Emmanuel Obbo, Uganda; Louis Portella Mbuyu,
Congo; Benjamin Ramaroson, Madagascar; Joachim
Tarounga, Ciad; Charles Kasonde, Zambia;
Charles Gabriel Palmer-Buckle, Ghana.
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Da un'accurata sovrapposizione eseguita al computer tra il Volto Santo di Manoppello e il Volto della S. Sindone di Torino segnato dal sangue della Passione, ho scoperto che le due effigi rappresentano la medesima figura. Se nella reliquia abruzzese si contempla l'immagine diapositiva, olografica e trasfigurata del Risorto, in quella piemontese si medita ancora sul sudario sepolcrale di bisso di Manoppello che nella tomba - il terzo giorno dalla morte di Gesù - fu irradiato dalla luce eterna.
Leggi la pagina del Vangelo di oggi
MISERICORDIAE VULTUM IN AETERNUM ADOREMUS
MISERICORDIAE VULTUM IN AETERNUM ADOREMUS
.."[O Dio] continua ad effondere su di noi il tuo Santo Spirito, affinché non ci stanchiamo di rivolgere con fiducia lo sguardo a colui che abbiamo trafitto: il tuo Figlio fatto uomo, Volto splendente della tua infinita misericordia, rifugio sicuro per tutti noi peccatori bisognosi di perdono e di pace nella verità che libera e salva. Egli è la porta attraverso la quale veniamo a te, sorgente inesauribile di consolazione per tutti, bellezza che non conosce tramonto, gioia perfetta nella vita senza fine .."
(PAPA FRANCESCO)
.."[O Dio] continua ad effondere su di noi il tuo Santo Spirito, affinché non ci stanchiamo di rivolgere con fiducia lo sguardo a colui che abbiamo trafitto: il tuo Figlio fatto uomo, Volto splendente della tua infinita misericordia, rifugio sicuro per tutti noi peccatori bisognosi di perdono e di pace nella verità che libera e salva. Egli è la porta attraverso la quale veniamo a te, sorgente inesauribile di consolazione per tutti, bellezza che non conosce tramonto, gioia perfetta nella vita senza fine .."
(PAPA FRANCESCO)
LA DIAPOSITIVITA' NEL SUDARIO DI CRISTO DEL SANTO VOLTO DI MANOPPELLO
La diapositività nel Volto Santo di Manoppello
LE PIEGHE DEL S.S. SUDARIO DI CRISTO DEL VOLTO SANTO DI MANOPPELLO RINTRACCIABILI NELL'IMMAGINE DELLA S. SINDONE DI TORINO.
SOVRAPPONENDO AL COMPUTER LA FIG. 1 DELLA S. SINDONE ALLA FIG. 3 DEL VOLTO SANTO DI MANOPPELLO, MEDIANTE L'UTILIZZO DI UN FILTRAGGIO IN GRAFICA DI RAFFORZAMENTO DI CONTRASTO VIENE ALLA LUCE IL VOLTO CRUENTO DELLA PASSIONE DEL REDENTORE "FIG. 2". NEL VOLTO TRASFIGURATO DELLA FIG. 3, RITROVIAMO LE TRACCE EMATICHE APPENA PERCEPIBILI PERCHE' SI ERANO ASCIUGATE SUL VOLTO DEL RISORTO. ESSE SI PRESENTANO ANCHE EVANESCENTI, COME MACCHIE IMPRESSE SUL SUDARIO, PER LA SOVRAPPOSIZIONE ALLE STESSE DELLA LUCE DEL PADRE PROVENIENTE DALLA DIREZIONE IN CUI GUARDANO I MIRABILI OCCHI DEL SALVATORE.
SOVRAPPONENDO AL COMPUTER LA FIG. 1 DELLA S. SINDONE ALLA FIG. 3 DEL VOLTO SANTO DI MANOPPELLO, MEDIANTE L'UTILIZZO DI UN FILTRAGGIO IN GRAFICA DI RAFFORZAMENTO DI CONTRASTO VIENE ALLA LUCE IL VOLTO CRUENTO DELLA PASSIONE DEL REDENTORE "FIG. 2". NEL VOLTO TRASFIGURATO DELLA FIG. 3, RITROVIAMO LE TRACCE EMATICHE APPENA PERCEPIBILI PERCHE' SI ERANO ASCIUGATE SUL VOLTO DEL RISORTO. ESSE SI PRESENTANO ANCHE EVANESCENTI, COME MACCHIE IMPRESSE SUL SUDARIO, PER LA SOVRAPPOSIZIONE ALLE STESSE DELLA LUCE DEL PADRE PROVENIENTE DALLA DIREZIONE IN CUI GUARDANO I MIRABILI OCCHI DEL SALVATORE.
Le pieghe del S.S Sudario di Cristo del Volto Santo di Manoppello rintracciabili nella S. Sindone
IL VOLTO CHE HA SEGNATO LA STORIA
Lavoro realizzato in grafica da Antonio Teseo da vedere
con gli occhialini rosso-ciano.
L'animazione si è resa necessaria aggiungerla perché per me rivela i caratteri somatici di un uomo ebreo vissuto poco più
di 2000 anni fa.
Lavoro realizzato in grafica da Antonio Teseo da vedere
con gli occhialini rosso-ciano.
L'animazione si è resa necessaria aggiungerla perché per me rivela i caratteri somatici di un uomo ebreo vissuto poco più
di 2000 anni fa.
L'IMMAGINE CHE HA SEGNATO LA STORIA
Il Miserere del celebre maestro Giustino Zappacosta (n. 1866 - m. 1945) che si canta ogni Venerdì Santo in processione a Manoppello
Romanze - Spes, Ultima Dea; Quando!; Occhi azzurri e chioma d'oro; Vorrei; Tutta gioia; Polka - Un ricordo abruzzese, romanza dedicata alla sig.na Annina de Nardis, figlia del suo maestro Camillo de Nardis; Una giornata di baldoria - composizione di 5 danze: Nel viale - marcia; In giardino - mazurka; Fra le rose - polka; Sotto i ciclamini - valzer; Sul prato - dancing.
Il celebre compositore abruzzese, Francesco Paolo Tosti, oltre ad elogiare le grandi virtù di G. Zappacosta come compositore, lo definiva anche un eccellente organista e un virtuoso pianista. Nel libro intitolato "Immagini e fatti dell'Arte Musicale in Abruzzo" il maestro Antonio Piovano descrive le alte doti musicali del musicista di Manoppello a pag. 85.
Giustino Zappacosta è ritenuto uno dei più grandi compositori abruzzesi vissuti a cavallo della seconda metà dell'800 e la prima metà del 900. Allievo del professore e direttore d'orchestra Camillo De Nardis nel conservatorio a Napoli, il compositore di Manoppello divenne maestro di Cappella del duomo di Chieti e insegnante nella badia di Montecassino dove gli successe il maestro Lorenzo Perosi. Nella ricorrenza del IV centenario dalla venuta del S.S. Sudario di Cristo del Volto Santo a Manoppello (1908), il sullodato professor Zappacosta, in arte G. Zameis, diresse il Coro della Cappella del Volto Santo composto dalle voci maschili addirittura di cinquanta elementi.
Tra le più belle opere del musicista ricordiamo:
Musiche sacre - il Miserere, che tradizionalmente si canta a Manoppello durante la processione del Venerdì Santo e che sentiamo nel video; Inno al Volto Santo, melodia che si esegue durante le feste in onore del Sacro Velo al termine della Santa Messa; Vespro festivo a tre voci, dedicato al maestro Camillo de Nardis; Te Deum; Missa Pastoralis "Dona nobis pacem" per coro a due voci e organo; Novena a S. Luigi Gonzaga, a 2 voci con accompagnamento d'organo o armonio. Romanze - Spes, Ultima Dea; Quando!; Occhi azzurri e chioma d'oro; Vorrei; Tutta gioia; Polka - Un ricordo abruzzese, romanza dedicata alla sig.na Annina de Nardis, figlia del suo maestro Camillo de Nardis; Una giornata di baldoria - composizione di 5 danze: Nel viale - marcia; In giardino - mazurka; Fra le rose - polka; Sotto i ciclamini - valzer; Sul prato - dancing.
Il celebre compositore abruzzese, Francesco Paolo Tosti, oltre ad elogiare le grandi virtù di G. Zappacosta come compositore, lo definiva anche un eccellente organista e un virtuoso pianista. Nel libro intitolato "Immagini e fatti dell'Arte Musicale in Abruzzo" il maestro Antonio Piovano descrive le alte doti musicali del musicista di Manoppello a pag. 85.
METEO DAL SATELLITE
A sinistra, visione diurna in Europa; a destra, visione all'infrarosso.
Sotto, Radar, con proiezione della pioggia stimata: visione Europa e visione Italia.
Nel vedere l'animazione delle foto scattate dal satellite ogni 15 minuti, aggiungere 1 ora con l'ora solare e 2
ore con quella legale all'orario UTC.
Premendo F5, si può aggiornare la sequenza delle immagini, dopo che magari è trascorso del tempo.
A sinistra, visione diurna in Europa; a destra, visione all'infrarosso.
Sotto, Radar, con proiezione della pioggia stimata: visione Europa e visione Italia.
Nel vedere l'animazione delle foto scattate dal satellite ogni 15 minuti, aggiungere 1 ora con l'ora solare e 2
ore con quella legale all'orario UTC.
Premendo F5, si può aggiornare la sequenza delle immagini, dopo che magari è trascorso del tempo.
CONTEMPLAZIONE DEL S.S. SUDARIO DI CRISTO CON IMPRESSO IL VOLTO SANTO DI MANOPPELLO.
NELL'ULTIMA SCENA DEL VIDEO TROVIAMO IL SUDARIO CON IL COLORE VIRTUALE DEL BISSO DI LINO GREZZO CHE NELLA TOMBA AVREBBE RICOPERTO IL VOLTO DI GESU' DOPO LA SUA MORTE. SECONDO UNA MIA ACCURATA RICERCA, LE MISURE ORIGINALI DEL TELO DI MANOPPELLO, PRIMA ANCORA CHE FOSSE RITAGLIATO NEL XVII SECOLO, ERANO ESATTAMENTE DI 2 CUBITI REALI X 2 (MISURA STANDARD UTILIZZATA DAGLI EBREI ALL'EPOCA DI GESU' PER DETERMINARE LA GRANDEZZA DEL SUDARIO SEPOLCRALE CHE VENIVA USATO PER ORNARE SOLO DEFUNTI RE O SACERDOTI).
NEL GIORNO DELLA SANTA PASQUA DEL SIGNORE, SUL VELO SAREBBERO APPARSE OLOGRAFICAMENTE IN SEQUENZA, IN UN SOLO LAMPO DI LUCE, LE IMMAGINI CHE VEDIAMO INVECE SCORRERE LENTAMENTE IN SEI MINUTI DI TEMPO.
NELL'ULTIMA SCENA DEL VIDEO TROVIAMO IL SUDARIO CON IL COLORE VIRTUALE DEL BISSO DI LINO GREZZO CHE NELLA TOMBA AVREBBE RICOPERTO IL VOLTO DI GESU' DOPO LA SUA MORTE. SECONDO UNA MIA ACCURATA RICERCA, LE MISURE ORIGINALI DEL TELO DI MANOPPELLO, PRIMA ANCORA CHE FOSSE RITAGLIATO NEL XVII SECOLO, ERANO ESATTAMENTE DI 2 CUBITI REALI X 2 (MISURA STANDARD UTILIZZATA DAGLI EBREI ALL'EPOCA DI GESU' PER DETERMINARE LA GRANDEZZA DEL SUDARIO SEPOLCRALE CHE VENIVA USATO PER ORNARE SOLO DEFUNTI RE O SACERDOTI).
NEL GIORNO DELLA SANTA PASQUA DEL SIGNORE, SUL VELO SAREBBERO APPARSE OLOGRAFICAMENTE IN SEQUENZA, IN UN SOLO LAMPO DI LUCE, LE IMMAGINI CHE VEDIAMO INVECE SCORRERE LENTAMENTE IN SEI MINUTI DI TEMPO.
CONTEMPLAZIONE DEL SUDARIO DI CRISTO CON IMPRESSO IL VOLTO SANTO DI MANOPPELLO
IL VOLTO DI CRISTO TRASFIGURATO DALLA LUCE DEL PADRE
Lavoro eseguito in grafica 3D da Antonio Teseo da vedere con gli occhialini colorati rosso/ciano.
L'animazione virtuale del volto è servita per definire al meglio i lineamenti somatici che, come vedete, secondo uno studio antropologico è di una persona ebrea vissuta poco più di 2000 anni fa. Si tratta della sembianza di Gesù, modello per l'iconografia.
Lavoro eseguito in grafica 3D da Antonio Teseo da vedere con gli occhialini colorati rosso/ciano.
L'animazione virtuale del volto è servita per definire al meglio i lineamenti somatici che, come vedete, secondo uno studio antropologico è di una persona ebrea vissuta poco più di 2000 anni fa. Si tratta della sembianza di Gesù, modello per l'iconografia.
martedì 21 febbraio 2012
SI E' CONCLUSO A MANOPPELLO IL SIMPOSIO DEI VESCOVI D'EUROPA E D'AFRICA
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