Anche se è ancora presto per parlare di serie A, si può sicuramente dire che per la società Delfino Pescara questo campionato 2011-2012 di serie B passerà alla storia. A detta di molti esperti di calcio, la squadra allenata da Zdenek Zeman, che gioca sempre in attacco con il suo 4-3-3, esprime il miglior calcio in Europa assieme al Barcellona.
Ma perché si deve dare grande merito alla società della Pescara Calcio di aver avuto ragione nell’affidare la squadra al boemo?
Perché questo allenatore, a differenza di tanti altri, specie quelli italiani che hanno una mentalità antica del calcio (appena questi sono contattati da un presidente a ricoprire il loro incarico già partono timorosi con l’assillo che un giorno possano essere esonerati e dunque nello schierare le formazioni credono che tra un giocatore giovane talentuoso arrivato dal vivaio e un altro di esperienza sia sempre preferibile il secondo) si affida quasi esclusivamente a giovani calciatori che non superano i 22 anni.
Chi come me è allora un esteta del bel calcio, non può che promuovere a pieni voti Zeman, per quel che sta facendo con il Pescara, perché tra questi giovani egli ha ancor di più saputo valorizzare il nostro compaesano Marco Verratti, il quale, per il suo enorme talento, era riuscito ad esordire in Lega Pro già all’età di 15 anni (adesso ne ha 19). Il Boemo, sebbene riconosca il grande valore di questo calciatore che è fuori dalla norma perché è un fuoriclasse, con la sagacia di grande allenatore qual è, difficilmente lo si sente esaltarne le qualità. Egli invece vuole che il ragazzo migliori sempre di più e che non si monti la testa. Ad esempio, alla domanda di un giornalista durante una conferenza stampa in cui gli è stato chiesto perché Marco non tira quasi mai in porta, egli non ha risposto come avrebbe dovuto, e cioè che con un centrocampo a tre chi gioca come Verratti, davanti alla difesa, non può tanto prodigarsi facilmente verso l’area di rigore avversaria perché altrimenti lascerebbe il reparto difensivo troppo scoperto, ma che il talento del paese del Volto Santo evidentemente non ha un tiro irresistibile. Però poi che cosa ti ha combinato questo allenatore - rispondendo indirettamente sempre al giornalista - per spronare il giovane a proiettarsi in avanti e fargli quindi cercare la via del gol durante la partita “Pescara- Sassuolo”? Con l’espulsione di un giocatore avversario, lo ha subito fatto avanzare e ha arretrato un altro centrocampista, Cascione, per uno scambio di ruoli.
Comunque, concludendo, voglio ringraziare a nome di tutti i tifosi abruzzesi la Pescara Calcio per essere riuscita a mettere su una squadra così splendida che ci fa divertire. Se Zeman, tuttavia, per la prossima stagione dovesse decidere di allenare un’altra squadra, consiglio a questa grande società di affidarsi, così come ha fatto, sempre ad un allenatore che sia propositivo a lanciare i giovani provenienti dai vivai: da scovare, secondo me, nelle giovanili delle grandi squadre di clubs, come la Roma, l'Udinese, l'Inter, il Milan, la Lazio, il Chievo Verona, la Juventus e l'Atalanta.
Tutte le squadre più quotate d'Europa adottano ormai questa scuola di pensiero (vedi il Barcellona, oppure l'Ajax), anche perché l'utilizzo più frequente dei giovani nelle partite di calcio automaticamente fanno da calmiere alle richieste esose di ingaggi di campioni già affermati.
1) La visione di gioco "sempre con la testa alta" che era di Rivera;
2) La grinta e le finte che sono di Pirlo;
3) La grande estrosità che era di Baggio.
NB: Per una visione migliore dei video, si consiglia, una volta avviati, di portare e lasciare il puntatore del mouse sul bordo in alto dello schermo.
http://www.youtube.com/watch?v=moZ93hOIxTkhttp://www.youtube.com/watch?v=_V67efbnsMEhttp://www.youtube.com/watch?v=t3Hb94rdMak
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