di Antonio Teseo
Il Volto Santo impressionatosi sulla S. Sindone (vedere la fig. 1 in alto) è formato, e quindi caratterizzato, dal rapporto tra una più o meno densità di sangue e una più o meno intensità di un riflesso di luce. Questi dati, se fatti elaborare dal computer, ci forniscono una figura in 3D perché il tono del sangue (che in pixel è più scuro del riflesso di luce) viene trasformato in rilievo, mentre il riflesso della luce (che in pixel è più chiaro rispetto al sangue) viene trasformato in basso rilievo (vedere la figura qui sotto).
Poiché il Volto Santo di Manoppello è un ologramma che reca con sé anche la luce del Padre (la stessa aveva illuminato il Volto del Figlio nell'attimo della risurrezione)
se preso da solo non può fornire un'immagine 3D al computer, perché le parti più prominenti del volto, come ad esempio il naso, la fronte e il mento, essendosi trovati più esposti alla luce, risultano schiacciati, mentre quei caratteri più in ombra, risultano in rilievo. Descrivendo il Volto Santo è come se c'immaginassimo una fotografia realizzata dal dito di Dio. Però, come possiamo vedere dall'elaborazione di sopra della sovrapposizione (fig. 2), se si fa prevalere dal filtraggio la visione dell'immagine della S. Sindone al 70% rispetto a quella del Volto Santo al 30%, ecco allora che abbiamo una veduta completa del Volto di Cristo in 3D perché il sangue aveva coperto i caratteri somatici di Cristo (vedere sopra le due figure in 3D ricavate dalla fig. 2 e questa di qui sotto).
Io sono convinto che se uno si fosse trovato a parlare con San Tommaso poco prima dell'apparizione di Gesù risorto e gli avesse domandato quali segni avrebbe dovuto lasciare il Signore perché lui credesse, l'apostolo avrebbe sicuramente risposto:
1) Poiché Gesù è risorto dai morti, cioè è ritornato in vita non per morire di nuovo ma per vivere in eterno, io ho bisogno di rivedere il Suo Volto sfigurato dal sangue vivo della Passione così com' era prima di morire;
a fianco, sovrapposizione Sindone-Volto Santo di Manoppello con rafforzamento di contrasto (il sangue della Passione sulla faccia di Gesù).
2) Ho bisogno di vedere il Suo Volto illuminato dalla luce del Padre e le ferite devono risultare cicatrizzate per contemplare la potenza di Dio;
a fianco, immagine del Volto Santo di Manoppello elaborata con la procedura "equalizzazione". Tale filtraggio ha la proprietà di far esaltare i pixel in chiaro della luce del Padre che aveva illuminato il Volto di Cristo (osservare anche le ferite cicatrizzate dalle croste di sangue).
3) Ho bisogno di vedere la luce vera del Risorto, la quale un giorno è garanzia per la risurrezione dei giusti;
a fianco, nella seconda immagine possiamo osservare il riflesso della luce celeste di Cristo che aveva illuminato il sudario di Manoppello riprodotto nella figura sindonica.
4) Ho bisogno di contemplare, sempre nel Volto di Cristo, l'espressione di Grazia, di Mitezza e di Misericordia perché Egli possa così dimorare in me con il Pane di Vita Eterna.
Tutte queste risposte sono dimostrabili esaminando il Volto Santo di Manoppello e il Volto della S. Sindone di Torino con il computer, il quale è uno strumento scientifico.
1 commento:
Bravo, un'ottima idea. Risultato stupendo!
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