L'inno, scitto dal papa in latino, divvenne così celebre che quando i pellegrini si recarono a Roma per il giubileo del 1350 la cantavano a gran voce:

Salve, sancta facies - nostri Redemptoris in qua nitet species - divini splendoris impressa pannicula - nivei candoris dataque Veronicae - signum amoris. Salve vultus Domini- imago beata Salve nostra gloria - in hac vita dura. ( Salve, o Volto Santo del nostro Redentore, in cui brilla la figura del divino splendore, panno candido come la neve effigiato e donato alla Veronica in segno di amore. Salve, o volto del Signore, beata immagine, salve nostra gloria in questa dura esistenza ).
La foto del Volto Santo mi è stata gentilemte offerta e autorizzata a pubblicare dalla Signora Schuhmann Hildegard (Germania) anche lei studiosa del Volto Santo.
Foto pubblicata da Ateseo
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