Quaresima nel segno della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù
di Antonio Teseo
Gesù è ritornato in vita tre giorni dopo la sua morte.
Di questo evento storico noi possiamo contemplare nell'ologramma del Volto Santo di Manoppello due fasi che sono necessari per la nostra fede:
1) il Viso sfigurato dalla Passione;
2) il Viso trasfigurato dalla luce del Padre che è relazionabile all'Ascensione di Cristo al cielo.
La risurrezione dai morti del Redentore ci trasmette che il ritorno del respiro è avvenuto in una bocca che reca ancora la smorfia dello spasmo cadaverico.
I segni del Volto sfigurato noi li troviamo particolarmente evidenziati in questa Effigie quando la osserviamo con un'illuminazione obliqua e retrostante (vedi sopra la 1a figura): in questo caso, appaiono ai nostri occhi delle macchie ematiche disidratate e ossidate che risultano aver imbrattato il S.S. Sudario più che altro sopra le ferite ancora aperte; evidenti traumi e ematomi relativi a percosse e cadute; e infine, tracce di riflessi di luce che si sono impresse nella S.S. Immagine nel momento della sua miracolosa formazione.
I segni del Viso trasfigurato si osservano invece quando la Santa Reliquia viene illuminata frontalmente con lo sfondo retrostante oscurato (senza cioè che dietro al bisso vi sia l'interferenza di alcun raggio di luce): in questo caso, possiamo contemplare (vedi sotto) delle tracce ematiche asciugate sia sul sudario che sul volto; le lesioni completamente rimarginate con croste di sangue; e per finire, la guancia destra più esposta dell'altra ad una fonte luminosa (della coppia d'immagini vedi quella di destra ottenuta con il filtraggio computerizzato "equalizzazione" che permette di esaltare in ogni foto, con pixel in chiaro derivanti da un rafforzamento di contrasto, l'intensità dei raggi luminosi proiettatisi su un soggetto).
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