https://www.youtube.com/watch?v=leuCqzm1Y_k
Poiché ci furono pareri discordanti tra gli storici circa la probabile sparizione della Veronica avvenuta nel 1527 durante il sacco di Roma, forse sarebbe più giusto prendere in considerazione la Relazione Istorica scritta nel XVII secolo da padre Donato da Bomba. Non penso che un religioso potesse scrivere cose inesatte difronte alla figura di Gesù. Egli arrivò a definire la comparsa del Volto Santo a Manoppello del 1506 servendosi di più testimonianze orali di persone anziane vissute a Manoppello a cavallo del XVI e XVII secolo. Io credo che il velo di Manoppello non sia di bisso marino, ma di bisso lino, poiché nella cultura giudaica il lino grezzo, che assumeva il colore oro quando veniva attraversato dalla luce del sole - tanto da sembrare cotone - ma che quando era filtrato dalla forte luce diretta assumeva un colore bianco come la neve - vedi Volto Santo di Manoppello - era ritenuto puro e sacro (per conoscere alcune descrizioni dettagliate sui sudari di bisso lino che le donne ebree realizzavano già all'epoca di Gesù cerca in questo blog gli scrittori romani del II sec. Plinio e Pausania).
La Chiesa Cattolica dovrebbe prestare più attenzione a Isaia, 52, 13-15, perché senza l'adempimento di questa profezia il Signore non sarebbe risorto (adempimento delle S. Scritture del Redentore).
Poiché il profeta descrive per immagine l'aspetto del Figlio di Dio (della Sua Passione, della Sua Morte e della Sua Risurrezione) la S. Sindone e il Volto Santo sono allora da ritenere parti integranti della profezia stessa - atti cioè a resistere nei secoli ed essere di conforto per la memoria dei credenti di tutte le generazioni - perché ispirati dal Signore. Ecco perché un tempo tutte le immagini sacre attinte da questi due prototipi erano considerate acheropite: la Santa Madre Chiesa le considerava della stessa sostanza dei due modelli appunto perché ispirate dallo Spirito Santo (Concilio Niceno DS 601 Sessione VII del 13 ottobre 787; Gv. 14, 8-14; Gv. 6, 35-59).
Poiché il profeta descrive per immagine l'aspetto del Figlio di Dio (della Sua Passione, della Sua Morte e della Sua Risurrezione) la S. Sindone e il Volto Santo sono allora da ritenere parti integranti della profezia stessa - atti cioè a resistere nei secoli ed essere di conforto per la memoria dei credenti di tutte le generazioni - perché ispirati dal Signore. Ecco perché un tempo tutte le immagini sacre attinte da questi due prototipi erano considerate acheropite: la Santa Madre Chiesa le considerava della stessa sostanza dei due modelli appunto perché ispirate dallo Spirito Santo (Concilio Niceno DS 601 Sessione VII del 13 ottobre 787; Gv. 14, 8-14; Gv. 6, 35-59).
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