di Antonio Teseo
Un giorno, durante la processione del Venerdì Santo che tradizionalmente si svolge a Manoppello, il nonno confidò queste parole a mio padre che era ancora un ragazzo:
Un giorno, durante la processione del Venerdì Santo che tradizionalmente si svolge a Manoppello, il nonno confidò queste parole a mio padre che era ancora un ragazzo:
"Figlio mio, sai che per comporre questo meraviglioso canto del Miserere, l'amico don Titino (diminutivo del celebre compositore di Manoppello, Giustino Zappacosta) si è ispirato al Volto Santo e al Gesù Morto che vediamo portato a spalle?" (la statua è stata realizzata da Giovanni Antonio Santarelli, scultore e padre della glittica moderna, anch'egli nativo di Manoppello).
Noi che allora apparteniamo a questo paese ricco di cultura, non finiremo mai di ringraziare il Signore per averci donato anche questo grande musicista.
Ogni anno la processione del Venerdì Santo è stracolma di fedeli, i quali, con grande raccoglimento ascoltano la sua suggestiva melodia: essa è speciale, appunto perché è stata dedicata anche al S.S. Sudario sul quale è impresso in ologramma il Volto della Passione e della Trasfigurazione di Gesù.
Un immenso grazie va rivolto a tutti i maestri di musica che nei decenni passati si sono succeduti a dirigere con grande dedizione non solo il Miserere ma anche l'Inno al Volto Santo.
Preghiamo il Signore, affinché anche le generazioni future possano provare le stesse emozioni che proviamo noi oggi nell'ascoltare queste preziosissime opere.
Che le belle tradizioni siano sempre custodite e impreziosite!
Il Volto Santo di Manoppello illuminato in trasparenza solo da una candela.
Stupenda foto realizzata dall'amico Paul Badde, che ringrazio di cuore per avermi autorizzato a pubblicare sia questa che altre meravigliose immagini della nostra reliquia.
Gesù Morto di Giovanni Antonio Santarelli, opera esposta nella chiesa matrice di San Nicola di Bari a Manoppello. Foto di Antonio Teseo.
Altre due opere del celebre compositore di Manoppello
Frontespizio di alcune opere composte in musica da Giustino Zappacosta
Giustino Zappacosta è ritenuto uno dei più grandi compositori abruzzesi vissuti a cavallo della seconda metà dell'800 e la prima metà del 900. Allievo del professore e direttore d'orchestra Camillo De Nardis nel conservatorio a Napoli, il compositore di Manoppello divenne maestro di Cappella del duomo di Chieti e insegnante nella badia di Montecassino, dove gli successe il maestro Lorenzo Perosi.
Nella ricorrenza del IV centenario dalla venuta del S.S. Sudario di Cristo del Volto Santo a Manoppello, il sullodato professor Zappacosta diresse il Coro della Cappella del Volto Santo composto da circa cinquanta giovani.
Tra le più belle opere del musicista ricordiamo il Miserere, che tradizionalmente si canta a Manoppello durante la processione del Venerdì Santo e che sentiamo nel video; Inno al Volto Santo, melodia che si esegue durante le feste in onore del Sacro Velo al termine della Santa Messa; Spes, Ultima Dea; Quando!; Occhi azzurri e chioma d'oro; Vorrei; Polka - Un ricordo abruzzese.
Nel libro intitolato "Immagini e fatti dell'Arte Musicale in Abruzzo" il maestro Antonio Piovano descrive le alte doti musicali di Giustino Zappacosta a pag. 85.
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