LA CHIESA VIVA TESTIMONE DEL VOLTO DEL RISORTO
a cura di Antonio Teseo
"Sono venuto volentieri in pellegrinaggio al Santuario del Volto Santo, per lasciarmi avvolgere dallo sguardo misterioso e trasformante di Cristo Risorto e per cercare di esserGli sempre più conforme nella missione che mi ha affidato, accanto al Papa". Con ammirazione e venerazione, Cardinal Tarcisio Bertone. E' questo il pensiero che il segretario di Stato del Vaticano ha lasciato scritto nel "Memorandum", cioè il registro dei frati cappuccini riservato alle personalità importanti che si recano in pellegrinaggio al Volto Santo. Il cardinale, celebrando la Santa Eucarestia nella basilica che conserva da più di 500 anni il prezioso bisso su cui è impresso l'immagine del Volto del Redentore e che è la medesima del Volto della S. Sindone, figura però indefinita, durante l'omelia ha voluto ripetere le importanti parole già pronunciate un anno e mezzo fa da papa Benedetto XVI sempre nella stessa chiesa: "Per vedere il Volto Santo occorrono mani innocenti e cuore puro" - e poi ha aggiunto - "Dobbiamo riflettere sul bene e dare ragione della fede, con opere ed il buon esempio". Il segretario del Santo Padre ha ricevuto il privilegio di poter ammirare, in via del tutto eccezionale insieme a monsignor Bruno Forte, il Santo Volto tirato fuori dalla teca e che mostra tutte le sue peculiarità uniche al mondo: la perfetta diapositività, quindi un unico positivo d'immagine impresso su entrambe le facce del telo; la trasparenza alla luce del bisso che rende diafana la figura fino a farla scomparire completamente; il tessuto fitto e rudimentale a trama mesopotamica; l'ologramma del Volto, perché in sé è impresso anche la luce del Padre.
Foto pubblicate da Ateseo: il cardinale s' inginocchia a pregare; accarezza un ragazzo diversamente abile; si appresta a celebrare l'Eucarestia in una chiesa gremita di fedeli.



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