Se conoscessi il mistero immenso del Cielo dove ora vivo, questi orizzonti senza fine, questa luce che tutto investe e penetra, non piangeresti se mi ami! Sono ormai assorbito nell'incanto di Dio nella sua sconfinata bellezza. Le cose di un tempo sono così piccole al confronto! Mi è rimasto l'amore di te, una tenerezza dilatata che tu neppure immagini. Vivo in una gioia purissima. Nelle angustie del tempo pensa a questa casa ove un giorno saremo riuniti oltre la morte, dissetati alla fonte inestinguibile della gioia e dell'amore infinito. Non piangere se veramente mi ami! Sant' Agostino
La sinfonia che ho scelto per oggi, è come se ci preparasse ad entrare nel silenzio. Il nostro spirito, proprio nel silenzio e quindi prima della preghiera, aspetta quella scintilla che, partendo da Dio, ci arriva poi manifestandosi nell'anima con la luce di Cristo Risorto
Luca 24,1-12 - Perché cercate tra i morti colui che è vivo? | |
Il primo giorno della settimana, al mattino presto [le donne] si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.
Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: "Bisogna che il Figlio dell'uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno"». Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l'accaduto. |
Un Volto che unisce dolore e luce, come solo l'amore sa fare
"Il Volto Santo di Manoppello invita intensamente alla preghiera e alla riflessione: è anzitutto il volto di un uomo che ha sofferto molto, e tuttavia che sembra aver vinto la sofferenza in un atteggiamento di pace.
E' un bellissimo stimolo a riflettere e meditare sulla Passione e Resurrezione di Cristo, luce della vita dei credenti, quale il Nuovo Testamento ci narra e la fede della Chiesa ci aiuta a vivere.
Il Volto Santo è quindi un rimando alle sorgenti della fede stessa, che sono la rivelazione trasmessa nella vivente tradizione di fede della Chiesa". ( Mons. Bruno Forte, Arcivescovo Diocesi Chieti-Vasto)
Gesù, io ti guardo
Gesù, io ti guardo con occhi di fede, con occhi avidi di scoprire in te il fondo del tuo mistero, il Volto di Dio.
Gesù, io ti guardo con occhi di speranza che attendono da te un avvenire migliore per il mondo intero e per ciascuno di noi.
Gesù, io ti guardo con occhi d'amore che si uniscono a te, che vorrebbero esprimerti la profonda attrattiva che mi porta verso di te.
Gesù, io ti guardo con occhi di pace che posano su di te uno sguardo affaticato da tante cose vane, ma affamato di te.
Gesù, io ti guardo con occhi di gioia che trovano in te una felicità sconosciuta sulla terra, felicità dal sapore di cielo.Jean Galot s. j.
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