Commento scritto da Antonio Teseo in:
La S. Sindone è una Icona scritta col sangue.
Non è un'impronta come dice il prof. Fanti, ma è un' immagine che si è formata per proiezione da raggi di luce dritti e paralleli. E' come se vedessimo realisticamente i tratti somatici di un aspetto, o anatomici riguardante l'intero corpo, macchiati di sangue. Questo sangue, avendo subito un processo di ossidazione e disidratazione dovuta ad un'irradiazione che aveva provocato una lievissima bruciacchiatura estremamente superficiale, ossia a livello di fibrille, è allora formato da microscopiche particelle molecolari di plasma. Queste particelle risultano essere decomposte, assieme alla cellulosa del lino, in polisaccaridi.
Per dare prova della Sua risurrezione, Cristo ci ha mostrato attraverso la S. Sindone sia la sua passata immagine umana cadaverica, sia quella eterna - prima risorta dai morti e poi trasfigurata anche dalla luce del Padre - le cui tracce sono immortalate sul sudario trasparente che copre il volto e che è quello di Manoppello. Non a caso allora i biblisti del passato usavano scrivere che nella tomba il sudario fu trovato ripiegato, perché quelle pieghe del velo erano riconoscibili nella sindone anche dai punti d'incrocio.
Antonio Teseo
Non è un'impronta come dice il prof. Fanti, ma è un' immagine che si è formata per proiezione da raggi di luce dritti e paralleli. E' come se vedessimo realisticamente i tratti somatici di un aspetto, o anatomici riguardante l'intero corpo, macchiati di sangue. Questo sangue, avendo subito un processo di ossidazione e disidratazione dovuta ad un'irradiazione che aveva provocato una lievissima bruciacchiatura estremamente superficiale, ossia a livello di fibrille, è allora formato da microscopiche particelle molecolari di plasma. Queste particelle risultano essere decomposte, assieme alla cellulosa del lino, in polisaccaridi.
Per dare prova della Sua risurrezione, Cristo ci ha mostrato attraverso la S. Sindone sia la sua passata immagine umana cadaverica, sia quella eterna - prima risorta dai morti e poi trasfigurata anche dalla luce del Padre - le cui tracce sono immortalate sul sudario trasparente che copre il volto e che è quello di Manoppello. Non a caso allora i biblisti del passato usavano scrivere che nella tomba il sudario fu trovato ripiegato, perché quelle pieghe del velo erano riconoscibili nella sindone anche dai punti d'incrocio.
Antonio Teseo
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