IL PLASMA DELLA PASSIONE DEL VOLTO SANTO, SIMBOLO DI VITA PER I GIUDEI, TRASFIGURATO IN SEMBIANZA E IMPRESSO SULLA S. SINDONE DI TORINO
Con le mie ultime scoperte venute alla luce dopo anni di studi dedicati alle elaborazioni realizzate tra la sovrapposizione dell'immagine impressa sul lenzuolo tombale della Sacra Sindone di Torino e del sudario sepolcrale del Volto Santo di Manoppello, oggi voglio dimostrare scientificamente attraverso delle immagini rese dal computer (esso è per l'appunto uno strumento scientifico) come queste due reliquie complementari adempiono appieno la profezia di Isaia, 52, 13-15 "4° carme del Servo: "passione e gloria" in modo tale da essere rimaste, e rimanere, scolpiti in eterno nella storia della Redenzione del Signore.
Quindi queste sante reliquie sono ispirate dallo Spirito Santo e voglio spiegare nel dettaglio cosa ci trasmettono avvalendomi di una ricerca scrupolosa che mi ha permesso di ricostruire gli eventi storici successi a partire dalla sepoltura del figlio dell'uomo fino alla sua avvenuta risurrezione:
Dopo la morte di Gesù e durante la sua sepoltura, il Sudario pulito di bisso di Manoppello fu posto sul volto per ricoprirlo. A quell'epoca, il sudario di bisso era un ornamento funebre così prezioso che
veniva usato solo per avvolgere i visi dei cadaveri di re ebrei o sacerdoti.
Per i defunti che non appartenevano a questo rango si usava invece
un grossolano telo in cotone.
"Una delle tante peculiatità del sudario di Manoppello sta nel fatto che se da dietro non è attraversato dai raggi di una luce un oggetto retrostante non si vede o si vede quasi per niente, mentre se succede il contrario il bisso diventa come un velo trasparente e dell'oggetto si può scorgere ogni dettaglio".
Sopra il sudario anche tutto il corpo di Gesù fu ricoperto da un candido lenzuolo tombale intriso di unguenti aromatici e olii profumati che avevano per scopo l'effetto di ritardarne la putrefazione.
Durante la Pasqua del Signore, ovverosia, nel terzo giorno dalla sua morte, avvenne allora che il Sudario di Manoppello appariva macchiato di sangue.
In questa elaborazione possiamo osservare dalla comparazione S. Sindone - Volto Santo come nell'aspetto sindonico siano visibili alcune pieghe, con i relativi punti d'incrocio, che sono ben distinti solo nel sudario di Manoppello.
Sotto, invece, ho rintracciato un filo di sangue con una piccola macchia, i quali appaiono depositati lungo il bordo di una piega del sudario all'altezza dello zigomo dell'immagine del Volto Santo (elaborazioni realizzate da Antonio Teseo)
Successe allora che la Luce della Risurrezione, attraversando con i suoi raggi i teli santi, proiettò e trasferì il plasma (le cui molecole si formano nella parte alta del liquido ematico) dal Sudario al Lenzuolo formando una SEMBIANZA che rimandava sempre all'Altissimo.
Dalla comparazione di queste tre elaborazioni possiamo osservare nella figura centrale, in negativo, il plasma che dal Sudario di Manoppello andò a trasferirsi per proiezione sulla parte più superficiale di ogni fibrilla di filo del lino torinese; nella terza figura contempliamo invece col colore bianco i riflessi dei raggi della Luce di Dio che avevano filtrato il bisso della cittadina abruzzese (elaborazioni realizate da Antonio Teseo)
"A mio avviso, non esiste termine più appropriato per definire l'aspetto del volto della S. Sindone come "SEMBIANZA", perchè questa parola fu usata dal sommo poeta Dante, nel XXXI canto del Paradiso, per riferire della bellezza della Veronica romana: Vera Icona del Volto Santo, che oggi abbiamo la fortuna di contemplare a Manoppello".
Per concludere, il Plasma della Passione sulla S. Sindone subì una TRASFIGURAZIONE, cioè una trasformazione da macchia organica ad immagine indelebile che nessuno ancora oggi è capace di riprodurre in laboratorio e che dunque sta a significare: "Segno nella storia dell'avvenuta Risurrezione del Cristo, Figlio di Dio.
Sangue sul naso e sulla bocca del Volto Santo (elaborazioni realizzate da Antonio Teseo)
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