Riflessioni e preghiera di Antonio Teseo
Oggi, quando sono stato in preghiera a contemplare l'espressione di Grazia, di Mitezza e di Misericordia del Volto Santo di Manoppello mi sono sentito di fare alcune riflessioni sul nostro spirito e sulla nostra anima.
Spesso si sente dire che questi due termini in fondo siano la stessa cosa, ma io credo che invece sono da distinguere per i seguenti motivi che ora spiego:
Partendo dalla certezza che noi siamo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio, e che lo Spirito del Padre era anche nel Figlio Primogenito, ciò significa che il nostro essere è formato anche da uno spirito perché può contenere lo Spirito Santo (Mt.16, 13-17; At. 2, 1-4).
"Gesù spiega nel Vangelo che il Suo Spirito e quello del Padre sono una cosa sola. Egli è il Perfettissimo: la Sua Anima è sempre nella piena Santità, nella piena Purezza."
Considerando che solo uno spirito puro può contenere lo Spirito Santo, secondo me si deve per forza dedurre che la nostra anima non può essere ritenuta uguale allo spirito perché può corrompersi con il peccato e la morte. Quindi possiamo dire che lo spirito dell'uomo è somigliante a quello di Dio quando è l'anima (che può essere la nostra, ma anche di una o più persone care) a santificarlo agli occhi del Signore con i Sacramenti, con la Preghiera, con la Parola, con la Grazia e con la Carità. Viceversa, quando lo spirito è abbassato dall'anima corrotta dal peccato, esso è in preda allo spirito del demonio e quindi in questo caso non è più somigliante a quello di Dio; pur tuttavia, se l'anima di una persona si sente poi mortificata e pentita di aver tradito il Signore, attraverso il Sacramento della Confessione e dell'Eucaristia può affidarsi all'azione di misericordia di Cristo Risorto che, rimettendo i peccati del mondo, strappa al maligno lo spirito di quella persona e lo trattiene stretto a sé: in questo caso lo spirito dell'uomo può contenere di nuovo lo Spirito Santo perché ne assume la sostanza.
In definitiva è da rilevare questo concetto: "Lo spirito di ogni cristiano donato dal Padre è santificato e glorificato dallo Spirito Santo con il battesimo e così com'è deve ritornare al Padre perché ne ha assunto la sostanza. Quindi solo in questo modo lo spirito dell'uomo può contemplare faccia a faccia il Signore".
Ma perché nella vita dell'uomo è l'anima a determinare se lo spirito debba contemplare il Volto del Signore oppure negarne addirittura l'esistenza?
Perché Dio ha voluto creare l'uomo libero in modo da fargli decidere da solo se seguire la Vera Verità o la menzogna del demonio (la luce o la tenebra). Solamente in uno stato di piena libertà, e cioè elevando la propria sapienza all'estasi della trascendenza, l'uomo riesce a comprendere tutto l'Amore che Dio Padre ha per lui.
Un istante prima della morte, il cristiano, il quale ha fatto sempre la volontà del Signore, affida il suo spirito immortale al Padre allo stato puro (Lc. 23, 46; Sl. 31,6). Dopo la morte, la sua anima e il suo corpo saranno risuscitati il terzo giorno dalla luce divina di Cristo, Figlio Primogenito, e così vivrà in Paradiso per tutta l'eternità (Ez. 18, 4-32; 1 Cor. 13, 12).
La differenza dunque sostanziale tra lo spirito e l'anima del cristiano che fa sempre la volontà del Signore, secondo me sta nel fatto che mentre lo spirito non muore con la morte, viceversa l'anima muore insieme al corpo (questa parte immateriale e questa sostanza materiale sono inscindibili nell'uomo) ma entrambi vengono risuscitati dalla luce divina e trasformati in una luce celeste simile a quella di un angelo, per Cristo, con Cristo ed in Cristo. Appena questa luce arriva al Padre, anche lo spirito si ricompone con essa e così la persona santa può contemplare il Signore faccia a faccia.
Come si fa a contemplare con gli occhi della trascendenza l'azione dello Spirito Creatore di Dio Padre nella vita?
Come abbiamo detto nel precedente post, Dio Padre per creare la vita dell'uomo si serve dello spirito e della materia da Lui creati. La stirpe da cui deriviamo (quella di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, del Re Davide e via discorrendo fino ad arrivare ai nostri nonni) è dunque lo Spirito di Grazia creatore di Dio perché ha permesso di custodire sempre la vita qui sulla terra; questo spirito di grazia, fondendosi con lo spirito di grazia dei nostri genitori, insieme alla loro anima e alla loro materia ha permesso l'esistenza della nostra vita.
Signore Gesù,
Tu sai che io mi sono avvicinato a Te, frequentando la Tua Chiesa e quindi partecipando ai Tuoi Sacramenti, solo quando ho conosciuto il Tuo Santissimo Volto di Manoppello. Quando Lo contemplo, è come se il cuore mi parlasse e io non faccio altro che scrivere ciò che sento. Non ho studiato teologia e tanto meno riesco bene ad esprimermi per cercare di trasmettere al meglio ai nostri fratelli e alle nostre sorelle i Tuoi insegnamenti che portano alla giustizia, alla grazia, alla vera libertà, alla pace e alla carità. Se sto sbagliando a scrivere di Te, senza esserne capace, Ti prego di perdonarmi. Amen.
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