Lettera aperta a papa
Francesco
di Antonio Teseo
Il vero significato della preghiera cattolica
Carissimo
Santo Padre,
Tra i pellegrinaggi compiuti dal Suo predecessore, ce n’è stato uno in forma privata per niente compreso dal mondo (qui mi riferisco alla parola mondo inteso nei Vangeli) che ha segnato la
storia: dopo secoli e secoli, un pontefice si è trovato nuovamente a pregare davanti
alla Vera Icona impressa sul Sudarium
Christi.
Come Lei ben sa, gli evangelisti non ci hanno narrato niente della
sembianza fisica di Gesù perché dovettero attenersi alla legge ebraica che
vietava l’idolatria; tuttavia il Signore ce lo hanno descritto pienamente nella
Sua Vera Sostanza, quando rivelarono
di Lui che era la LUCE DEL MONDO; Gv. 1,
18 “ l’aspetto e la figura del Volto di Cristo, durante l'epilogo del disegno salvifico già dettato dal Padre ai profeti, assunsero la LUCE ETERNA, che toglie i peccati del mondo, attraverso la Gloria della Passione e della Risurrezione (Is. 52,
13-15)”.
La LUCE della risurrezione dovuta alla Passione di Cristo rivelataci dal Vangelo
La LUCE della risurrezione dovuta alla trasfigurazione di Cristo rivelataci dal Vangelo
Quindi che cos’è la LUCE ETERNA?
E’ la testimonianza della rivelazione viva, nell’aspetto e
nella figura di Cristo Redentore, che si trova impressa sul sudario di
Manoppello. L’immagine di questo sudario la ritroviamo impressa anche sulla S. Sindone di Torino all’altezza
del capo.
Se Lei, o chiunque altro pontefice futuro della Chiesa Cattolica non si reca a
Manoppello a contemplare il Volto Santo (contrariamente a come invece ha fatto papa Benedetto XVI), non può mai comprendere la vera essenza della preghiera, perché il VOLTO SANTO è PREGHIERA, è LUCE per i nostri occhi!
Chi ci ha insegnato la "PREGHIERA", è Colui che ha amato,
ed ama, ogni suo fratello, per averlo salvato, o per salvarlo dal peccato.
Essendo dunque personificata nella persona di Cristo, la preghiera è da ritenersi un atto incompiuto se la si crede solo come un’orazione. Alla meditazione e alla contemplazione è necessario mettere
in pratica, e quindi al primo posto, il fare fisicamente del bene al prossimo (Lc. 19, 1-10) “il
quale aspetto, e la quale figura, ecco allora che li ritroviamo olograficamente impressionati sul sudario di Cristo.
IL RITORNO DI CRISTO GESU' E’ PERCIO’ CONFIGURABILE “ALLA
CONVERSIONE DI TUTTI I POPOLI DELLA TERRA DA PARTE DELLA CHIESA CRISTIANA”; QUANDO CIOE' TUTTI SI POTRANNO NUTRIRE DEL SUO SANGUE E DEL SUO CORPO (LC. 24, 13-35).
Vediamo allora che cosa realmente ci dicono i versetti di Matteo, 7, 7-11: "Chi vive nella luce, non riceve altro che lo Spirito Santo da donare all'altro".
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